mercoledì 8 luglio 2009

Micheal Jackson: vittima e carnefice nello show-business


Quando un conoscente muore avvertiamo sempre un forte impulso a santificare. Se artisticamente dovremmo inchinarci davanti ad un emblema della musica pop; umanamente non piango la dipartita di una persona che ha rinnegato il colore della sua pelle, la fisionomia, finendo per rinnegare anche la sua stessa anima.

Michael Jackson si è autodistrutto con continue operazioni chirurgiche. L'abuso di farmaci contro il dolore ha fatto la sua parte, ma erano indispensabili per resistere e mandare avanti lo show-business che orbitava intorno alla sua persona. Nessuno ha ucciso Jacko, si tratta di autodistruzione, il resto è speculazione: come il funerale con tanto di prevendita. Tutto pur di ricavare ancora qualcosa dal caro estinto.

Pubblicato anche su Il Giornale del 10/07/2009 http://www.ilgiornale.it/lp_n.pic1?PAGE=108535&PDF_NUM=1560


 Michael Jackson: victim and tormentor in show-business 

When a friend dies always feel a strong impulse to sanctify. If artistically we should bow before a symbol of pop music, humanity will not mourn the passing of a person who has renounced his skin color, physiognomy, only to deny even its very soul. 

Michael Jackson has self-destructed with continuous surgery. The abuse of pain medications has done his part, but were essential to resist and run the show-business that orbited around him. Nobody has killed Jacko, it is self-destruction, the rest is speculation as the funeral with a lot of presale. Anything to get something else from the deceased.

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